Riabilitazione post ictus a distanza all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani

Piccole dosi

Inserito dall’assessorato regionale alla Salute nella “Rete Telestroke”, che permette di eseguire la riabilitazione post ictus a distanza, l’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani.

Si tratta di un sistema innovativo installato all’ospedale Pulejo di Messina che permetterà di seguire a distanza e in tempo reale pazienti ricoverati in quattro nosocomi siciliani, tra cui quello trapanese. La riabilitazione post ictus avviene grazie alla “Rete Telestroke”. Si tratta di un sistema innovativo installato all’Irccs Bonino Pulejo che permetterà di seguire a distanza e in tempo reale pazienti colpiti da ictus e ricoverati nelle sedi spoke dell’ospedale Cannizzaro di Catania, del Sant’Elia di Caltanissetta, di Villa Sofia a Palermo e del Sant’Antonio di Trapani.

Grazie al sistema Vrrs (Virtual reality reahabilitationsystem) collegato ai quattro ospedali, che vengono dotati di apparecchiature applicabili direttamente al letto del paziente, vengono acquisiti i dati ed elaborati nella fase evolutiva della malattia. Il Vrrs, con un modulo di audio-videoconferenza configurato per effettuare un collegamento automatico in canale protetto (Vpn) verso la clinica o il centro di riabilitazione, è una delle poche apparecchiature al mondo in grado di consentire la teleriabilitazione motoria. Dalla piattaforma di telemonitoraggio riabilitativo del centro pilota di Messina gli operatori saranno in grado di gestire completamente il sistema da remoto, esattamente come se l’apparecchiatura fosse in locale, interagendo in tempo reale con il paziente e i sanitari, tramite il sistema integrato di video conferenza bidirezionale con telecamera a brandeggio e zoom di cui è dotato il Vrrs.

“Si tratta della prima sperimentazione a livello internazionale – ha detto l’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi – del sistema di teleriabilitazione. La Sicilia fa scuola a livello nazionale e internazionale e sono orgoglioso dell’impegno dei tecnici in questo campo. In questa prima fase partiamo con il centro di riferimento hub e altri quattro ospedali siciliani, ma l’intenzione è quella di estendere il sistema ad altre strutture dell’isola. Il sistema, grazie alle tecnologie messe in campo, dà una risposta tempestiva, fondamentale per una neuriabilitazione efficace”.

“Nella nostra provincia – ha aggiunto il direttore generale dell’ASP Fabrizio De Nicola –  possiamo così affrontare l’ictus e le patologie neurologiche  in maniera completa: al Sant’Antonio Abate il post-ictus, grazie a una riabilitazione immediata della rete telestroke, e nel nuovo centro satellite neurolesi all’ospedale di Salemi invece la neuroriabilitazione intensiva tradizionale e robotizzata. Sarà infine possibile seguire la post riabilitazione direttamente a casa del paziente, in collegamento via tablet”.

 

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