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Dipendenze patologiche, dal 1° al 3 dicembre il Forum nazionale ADDICTUS
Torna ADDICTUS 2023 il 5° Forum Nazionale sulle Dipendenze Patologiche che si svolgerà dal 1 al 3 dicembre 2023 presso il Centro Congressi di Riva del Garda (TN). Tre giorni per esplorare il mondo delle dipendenze da sostanze e da comportamenti.
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“Le dipendenze sono un tema sanitario con implicazioni organizzative e politiche” spiega Fabio Lugoboni, Presidente del Forum “per questo quest’anno durante la prima giornata parleremo degli aspetti meno dibattuti del disturbo da uso di sostanze: tossicologia neonatale, disturbi del neuro-sviluppo (ADHD, Tourette, i comportamenti per lo spettro autistico ecc.) fino alla tarda adolescenza, con un focus sul trattamento (farmacologico, psicoterapico, riabilitativo e legale) degli aspetti più disarmonici e turbolenti sempre, purtroppo, più frequenti, anche dovuto al poliuso e poliabuso.
Sabato 2 dicembre sarà interamente dedicato all’intervento riabilitativo e preventivo. Mentre Domenica 3 dicembre verrà affrontato il problema del fumo nella sessione realizzata insieme al MOHRE Osservatorio sulla Riduzione del Rischio in Medicina, mettendo a confronto le ragioni dello smettere con quelle della riduzione del rischio (e-cig, dispositivi a tabacco riscaldato). L’accesso a questo evento sarà aperto anche al pubblico”.
Questo porta a due strategie complementari: ridurre l’iniziazione dei giovani al fumo, anche di prodotti alternativi e senza combustione, e supportare la cessazione nei forti fumatori adulti, per i quali l’esposizione continuativa genera il più pesante carico di malattia: “I dati ci dicono che i fumatori nel 2022 sono 14 milioni, dei quali il 43% fuma meno di 10 sigarette al giorno, il 24% ne accende più di 10 al giorno e il 4% oltre 20 al dì. Si tratta quindi di 500mila forti fumatori spesso over 60 con le maggiori difficoltà e resistenza alla cessazione” interviene Fabio Beatrice, direttore del Board Scientifico del MOHRE “Mentre quasi la metà degli under 40 non fuma tutti i giorni e fa tentativi di smettere da solo (raramente coronati da successo). Dobbiamo pensare al tabagismo come una dipendenza cronica e recidivante e la questione fondamentale riguarda i forti fumatori ( 20 e più sigarette al giorno ) i quali costituiscono il bacino che produce malattie e decessi ( oltre 90 mila all’anno ). Ecco perché per questi soggetti sosteniamo una strategia di riduzione del rischio con strumenti alternativi e senza combustione”.
Nonostante il tabacco sia una sostanza legale fa comunque parte delle sostanze che danno dipendenza grazie al contenuto di nicotina che si lega ai recettori cerebrali.
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“L’importanza di parlare di tabagismo deriva dall’impatto sulla salute: sono infatti oltre 90mila ogni anno i decessi evitabili attribuibili al fumo di sigaretta, un prezzo ancora troppo alto. La dipendenza da nicotina è diversa dalle altre: mentre l’uso di cannabis, cocaina, oppioidi ecc. si concentrano nell’età giovanile e sono rare in quella adulta, la nicotina ‘aggancia’ i fumatori per sempre. Anzi, con quantità crescenti di sigarette fumate a causa del fenomeno della tolleranza: per ottenere la stessa soddisfazione e lo stesso effetto bisogna fumare di più” sottolinea Johann Rossi Mason, sociologa e direttore dell’Osservatorio MOHRE.